Consigli pratici per la redazione di un corretto Curriculum Vitae

18 Gennaio 2022 - Lorenza Castellani

Lavoriamo come recruiter nel Fashion da quasi 40 anni. Ciò significa che ognuno di noi porta con sé un bagaglio di esperienze molto significativo nella valutazione di potenziali candidati. Come frutto di questo know-how ci sentiamo di darvi alcune tips per aiutarvi a scrivere correttamente la vostra presentazione. Ricordate che per una stessa ricerca possono esserci centinaia di candidature e le HR non hanno tempo di riflettere su ogni profilo quindi le parole d’ordine devono essere: coerenza, sintesi e operatività!

Prendete quindi in mano il vostro CV oppure visualizzatelo a mente.

Controlliamo insieme gli errori più comuni che riscontriamo spesso al momento della visione delle candidature.

Per prima cosa, il formato Europass è obsoleto. Per creare CV più sintetici, d’impatto, creativi esistono numerose piattaforme online che vi possono aiutare in questa direzione. Alternativamente, lo potete costruire voi stessi tramite dei programmi di grafica oppure, più semplicemente, con l’aiuto di Word con l’opzione “inserisci tabella”, a sinistra tutte le voci e a destra la spiegazione di ognuna di loro. Semplice, pratico e d’effetto.

La cronologia delle esperienze deve partire dalla più recente alla più remota, ponendo l’istruzione in fondo, alla fine della carriera professionale oppure, se si vuole cercare di realizzare un CV di una sola pagina, al lato destro/sinistro rispetto alla colonna centrale.

Argomento topico: quale fotografia scegliere? Il nostro consiglio è quello di optare per un ritratto che ci rappresenti ma che al tempo stesso sia contestualizzato rispetto al ruolo per il quale ci stiamo candidando e all’azienda. Sono sempre e comunque sconsigliabili fotografie che ci ritraggono di spalle (non si vedrebbe il volto), mentre beviamo un bicchiere di vino o mentre indossiamo abiti succinti o sconvenienti.

L’elenco delle soft skills viene sottovalutato dai candidati, quasi fosse un proforma.
Vi posso assicurare che non è così anzi, i recruiter aziendali leggono sempre questa voce per farsi una prima idea della persona che si troveranno di fronte a sé.
Per scrivere di voi stessi chiedetevi: “che persona sono nella vita di tutti i giorni? Cosa mi piace fare?”. Quasi come se foste ad un aperitivo con gli amici e doveste parlare di cosa fate nel tempo libero. Se praticate sport raccontate quale fate e in che modo vi ha plasmato, che cosa vi ha insegnato (ad esempio, i 10 anni di danza classica mi hanno trasmesso l’importanza della costanza e lo spirito di sacrificio). Ben apprezzati sono anche eventuali hobbies collaterali, come la musica, il teatro, i musei. Tutto però deve essere scritto in modo sincero e non edulcorato.

Infine, le competenze linguistiche. Investite del tempo nello studio della lingua inglese e, se possibile, di altre lingue come francese, tedesco o cinese.
Nel CV vanno sempre scritte e se possedete una certificazione esplicitatela perché è anch’essa molto apprezzata.

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