Welfare aziendale nel settore Fashion

16 July 2024 - Suitex

Il welfare aziendale è oggi un tema ampiamente discusso ed in continua evoluzione. Che si declini nel concetto di benessere, nella conciliazione vita-lavoro o nell’espressione frequentemente utilizzata “welfare aziendale”, ciò che risulta essere fondamentale è il suo obiettivo ultimo: la serenità dei dipendenti nell’ambiente di lavoro, capace di migliorare notevolmente anche la performance dell’impresa stessa.

Dal punto di vista normativo, il Testo unico delle imposte sui redditi (TUIR), entrato in vigore nel 1986, rappresenta ancora oggi il principale punto di riferimento per la normativa sugli strumenti di welfare aziendale.

Il TIUR presenta due sezioni in particolare che stabiliscono le regole per il sostegno dei dipendenti da parte delle aziende: la prima sezione è il Capo IV, nel quale sono presenti gli articoli 49, 50, 51 e 52 che vanno ad inquadrare, da un punto di vista normativo, il reddito da lavoro dipendente; mentre la seconda sezione è rappresentata dall’articolo 100, che va a definire il reddito delle imprese.

Nel 2016 la legge di Stabilità ha modificato il TUIR offrendo ai dipendenti delle aziende italiane la possibilità, per esempio, di erogare il welfare, quindi beni, prestazioni, opere e servizi tramite voucher.

Nel 2018, con la legge di Bilancio, sono state introdotte, tra le misure di welfare, anche le spese dell’abbonamento per il tragitto casa-lavoro, mentre nel 2020, a causa della pandemia dovuta al Covid-19, il Governo ha innalzato la soglia di esenzione dei fringe benefit (compensi in forma non monetaria, consistenti nella messa a disposizione di beni e/o servizi a favore dei lavoratori).

Nonostante appaia come un tema alquanto attuale, quella del welfare aziendale è una tematica tutt’altro che recente: si iniziano a intravedere le prime forme di welfare aziendale già a partire dal ‘700, periodo durante il quale re Carlo di Borbone, sovrano dei regni di Napoli e di Sicilia, scoprì i vantaggi degli interventi a favore dei dipendenti della Real Colonia di San Leucio: il sovrano assegnò ai suoi dipendenti un’abitazione e garantì ai loro figli un’istruzione.

In tempi più recenti, un punto di svolta è stato l’intervento messo in atto da Adriano Olivetti, che nel 1945 istituì una serie di benefit e servizi concessi ai suoi dipendenti, in particolar modo alle donne: mise in atto attività a sostegno della maternità e dell’infanzia, andando così a favorire l’ingresso delle donne nel mondo del lavoro.

Nel settore della moda una delle primissime aziende a sperimentare e promuovere attività a sostegno dei dipendenti è stata Luxottica, che nel 2009 ha dato vita al suo sistema di welfare aziendale. Le iniziative più significative promosse dall’azienda sono state: le borse di studio per i figli dei dipendenti, le agevolazioni economiche a sostegno della spesa alimentare, le convenzioni con i centri sanitari, il sostegno alle famiglie con figli affetti da malattie e il supporto per l’assistenza agli anziani.

Quest’anno Luxottica e le Organizzazioni Sindacali hanno firmato il Contratto Integrativo Aziendale per il triennio 2024-2026 destinato ai dipendenti degli stabilimenti italiani del Gruppo.

L’accordo si basa su principi di equità e inclusione, garantendo il benessere dei dipendenti come motore della sostenibilità sociale delle aziende. L’azienda ha introdotto le “settimane corte” in fabbrica, un modello innovativo di organizzazione del lavoro, e consentirà la stabilizzazione di oltre 1.500 lavoratori a tempo indeterminato. È stato istituito anche un nuovo Fondo Welfare per la Conciliazione e hanno potenziato iniziative come il sostegno allo studio e le ferie solidali. Il Fondo Welfare, dal valore di 1 milione di euro, potrà contare sul contributo solidale dei dipendenti, che avranno la possibilità di donare ore di permesso retribuite, il cui valore sarà raddoppiato ogni volta dall’azienda: l’obiettivo è rafforzare il senso di appartenenza e di partecipazione al benessere collettivo.

Il 27 agosto 2019 il Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei ministri ha pubblicato il bando #Conciliamo a sostegno della realizzazione di progetti di welfare aziendale.

L’iniziativa ha l’obiettivo di stimolare la crescita della natalità, incrementare l’occupazione femminile, contrastare l’abbandono degli anziani, supportare le famiglie che hanno componenti con disabilità e tutelare la salute fisica e mentale.

 

Liu Jo, nel 2022, ha partecipato al bando #Conciliamo con il progetto “Enjoy – Work and Life”, con il quale l’azienda ha proposto di solidificare più concretamente il proprio modello di welfare aziendale attraverso un percorso a tappe della durata di 1 anno.

Tra le iniziative proposte, è importante ricordare l’intento aziendale di adottare uno strumento di evoluzione digitale del luogo di lavoro, capace di consentire la piena accessibilità da remoto alle informazioni e alla collaborazione di gruppo. Inoltre, c’è il progetto di prevenzione con cui l’azienda ha espresso l’intento di voler offrire visite preventive oncologiche per uomini e donne fino ai 45 anni, in collaborazione con Fondazione ANT Italia ONLUS. Infine, c’è il programma di Assunzioni presso Liu Jo, che prevede il finanziamento per la creazione di nuovi posti di lavoro per sostituire le lavoratrici in maternità, permettendo così l’ingresso di nuove professionalità in azienda.

 

Pinko, con il progetto #PinkoTakeCare, che ha avuto inizio vent’anni fa con l’istituzione di un asilo e di programmi legati alla salute, l’azienda porta avanti questa iniziativa verso una politica aziendale sempre più responsabile e sostenibile.

Grazie ai fondi ottenuti dal bando #Conciliamo, l’azienda ha implementato nuovi servizi di welfare mirati ad una maggiore personalizzazione in base al tipo di lavoratore.

Alcuni dei benefit proposti dall’azienda sono: un pacchetto per i buoni pasto, un bonus per i dipendenti aventi figli sotto i 25 anni di età, un pacchetto previdenza per garantire il percorso pensionistico dei lavoratori e la sicurezza economica della famiglia, un pacchetto fondi per sostenere le spese legate alle attività sportive, formative e culturali, e fondi per il benessere fisico e psicologico dei dipendenti.

 

Otb ha messo al centro delle sue iniziative legate al welfare aziendale il benessere fisico dei suoi dipendenti, infatti, in collaborazione con Red Care Home Health Assistance, ha messo a disposizione delle proprie dipendenti un check-up completo per la diagnosi preventiva del tumore al seno.

Nel 2022 questa iniziativa ha coinvolto 800 donne che hanno avuto la possibilità, per 10 giorni a partire dal 28 novembre, di fare uno screening all’interno di cliniche mobili allestite nelle sedi Otb con personale specializzato e ambulatori attrezzati.

 

Santoni, con il progetto “Virtus” lanciato nel 2023, ha potenziato il welfare aziendale per i propri dipendenti e le loro famiglie, offrendo un buono dal valore di 300 euro netti e altre iniziative a fronte dell’aumento del costo della vita. Giuseppe Santoni, CEO dell’azienda, ha sottolineato l’importanza di prendersi cura del benessere dei dipendenti: in merito a questo, il brand ha già avviato varie iniziative, tra cui uno spazio per la pausa pranzo e un supporto per la conciliazione tra vita privata e lavoro. Il CEO Santoni vede questo progetto come uno step fondamentale per rispondere alle sfide future in modo concreto e determinato.

 

Affrontare la questione del welfare aziendale non è affatto semplice. Le aziende devono investire nella comprensione accurata delle reali necessità dei propri dipendenti se vogliono contribuire effettivamente al loro benessere. Inoltre, è fondamentale non sottovalutare l’importanza della comunicazione e della valutazione del piano di welfare per assicurarsi che le proposte siano percepite come un vero segnale di benessere.

Inoltre, la pandemia ha modificato le priorità e ha aumentato l’attenzione sulla salute individuale: questo ha spinto gli operatori del settore del welfare aziendale a stringere nuove partnership con enti sanitari e aziende specializzate. In questo contesto, la tecnologia digitale sta giocando un ruolo determinante, portando a un cambiamento di prospettiva che va dalla cura delle malattie alla promozione di uno stile di vita sano, alla prevenzione e ad un tipo di assistenza sempre più personalizzato.

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