Dal lusso al beauty griffe sulle tracce di super specialisti

25 May 2015 - Suitex

Qualcuno si immagina a fare capolino sul finale della propria sfilata, come fanno tutti i grandi stilisti. Pochi e celebri, emblema di un mondo, quello della moda, che sembra avere vie d’accesso limitate e, come se non bastasse, anguste.

Se questo è il pensiero di molti, la realtà è un po’ diversa: la moda – che in Italia insieme al tessile fattura 52,4 miliardi, di cui 28,5 assorbiti dalle esportazioni (Dati Smi, 2014)– è un ambito ricco di opportunità lavorative. Purché non ci si limiti ad aspirare alla posizione di direttore creativo.

Il portale Fashionjobs.com, piattaforma che agevola l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro nel settore moda, lusso e beauty, al momento segnala 1.714 posizioni vacanti in tutta Italia. Nel dettaglio, 1.152 sono nel settore moda, 447 nel lusso e 115 nella bellezza.

A reclutare personale sono oltre 550 aziende, italiane e non, tra cui Gucci, Michael Kors, Zara, Mango, Calzedonia. Fashionjobs.com, fondato in Francia nel 2001 e approdato in Italia nel 2005, ospita gli annunci per un massimo di 60 giorni: il ricambio, dunque, è piuttosto dinamico.

Il mercato del lavoro moda-lusso corre su due binari principali: la produzione e la vendita, on e offline. E subisce l’influsso della crescente attenzione che le aziende italiane danno agli interlocutori oltreconfine: export e area manager sono figure sempre più ricercate. A restituirci questo scenario sono le offerte di lavoro pubblicate su Fashionjobs.com: tra le professionalità richieste trionfano quelle legate alla vendita al dettaglio, ben 812, seguite dai ruoli commerciali (191) e da quelli relativi al segmento produzione-qualità (159).

«Le aziende cercano figure con un alto livello di specializzazione e con caratteristiche specifiche che riescano in tempi stretti a generare una spinta allo sviluppo aziendale»

spiega Luigi Castellani, presidente di Suitex International Milano, azienda che dal 1984 si occupa di recruiting nel settore moda e design.

Tra queste, secondo quanto rilevato da Suitex, spiccano i product manager, il cui compito è triangolare tra stile, mercato e produzione; i retail manager, che devono creare affezione al brand costruendo un’esperienza di shopping positiva; gli export area manager che curano i contatti tra l’azienda e il mercato. Sono figure ben pagate: il reddito annuo lordo di un product manager oscilla tra i 48 e i 120mila euro; quello di un retail manager tra i 45 e i 115.

Il made in Italy è oggi uno dei trademark più apprezzati al mondo: non solo i prodotti delle griffe italiane sono acquistati all’estero e si stanno moltiplicando gli esempi di reshoring, ovvero di aziende che riportano la produzione in Italia, ma i grandi conglomerati del lusso mondiale, Kering e Lvmh in testa, si appoggiano a un network di imprese e laboratori artigianali nostrani per la realizzazione dei propri prodotti di alta gamma. A questo si deve la maggiore necessità di manodopera di altissimo livello, ma anche di figure tecniche che siano in grado di sovrintendere e coordinare il lavoro. Le offerte di Fashionjobs.com seguono proprio la geografia del made in Italy e si concentrano in Lombardia (673 posti), Toscana (203), Veneto (179) ed Emilia Romagna (155).

L’altro driver da tenere in considerazione è lo sviluppo retail: perno di una strategia che fa della brand awareness la chiave di volta del successo di un marchio, ha portato le aziende a voler presidiare il territorio in modo capillare, con aperture-vetrina nelle grandi città e presenze strategiche nelle città di media grandezza. Da qui la necessità di personale: non necessariamente formato per le catene del fast fashion alla ricerca di sales assistant sia full-time sia part-time; madrelingua cinese o russo per supportare e mettere a proprio agio una clientela internazionale per le boutique del lusso.

«Oggi l’attenzione è concentrata sulle esigenze dei consumatori – chiosa Castellani di Suitex – alle quali le aziende vogliono dare risposte precise e rapide».

A questo proposito cresce l’importanza di chi gestisce il punto vendita: gli store manager sono molto richiesti e la loro retribuzione va dai 40mila e i 75 mila euro lordi l’anno.

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