La compliance al GDPR dei siti web: una sfida possibile per il business del fashion?

27 April 2023 - Suitex

Focus su Assistente Virtuale, chat, adesione on-line a Carte Fedeltà

Sempre di più le aziende del Fashion si rivolgono al canale web per vendere i propri prodotti. Si tratta dell’evoluzione naturale del settore e, peraltro, la tecnologia ora contribuisce notevolmente a migliorare l’“esperienza digitale” del cliente.

Senza scomodare l’Intelligenza Artificiale, molti siti del settore moda utilizzano “chat” con “assistenti virtuali”, che interloquiscono con i visitatori dei siti, indirizzandoli nelle sezioni più aderenti alle loro ricerche o fornendo semplicemente consigli e indicazioni sui prodotti. Il numero di utenti è crescente e ciò dimostra il loro gradimento per l’offerta di una “guida” per i loro acquisti o semplicemente per trovare più facilmente ciò che cercano.

Dal punto di vista legale, il primo elemento da indagare è se a questo strumento è abbinato un cookie e, nel caso, quale sia la sua natura. Come noto, a seconda di quest’ultimo aspetto, cambiano gli adempimenti GDPR, in termini di informativa da rilasciare al visitatore del sito e, eventuali richieste di consensi al trattamento. Al di là della presenza o meno di cookie, nella maggior parte dei casi, con la chat dell’assistente virtuale si ha una raccolta di dati dell’utente. In tali ipotesi, non bisogna scordarsi che si è di fronte ad un trattamento di dati e, come tale, si devono osservare le regole del GDPR.

Si dovrà, senz’altro fornire un’Informativa Privacy, in cui si indicheranno, fra gli altri, gli elementi fondamentali dell’“indicazione dei dati che sono raccolti”, le “finalità” della raccolta, “l’ambito di diffusione dei dati raccolti”, “per quanto tempo si intende conservare i dati” e i “diritti degli utenti”.

Nessun timore di appesantire o rallentare la navigazione: basterà far riferimento all’Informativa Privacy anche solo attraverso un link!

Piccoli accorgimenti aiuteranno le aziende del Fashion ad aumentare la loro visibilità e ad incrementare le vendite attraverso i canali web, senza, però, esporsi a violazioni del GDPR.

Attenzione a non trascurare le altre sezioni del sito; ogni volta che si chiedono dati personali si dovrà rilasciare l’Informativa Privacy, come nelle “maschere” di richiesta di informazioni da parte degli utenti, oppure quando il sito dell’azienda prevede la possibilità di aderire on-line a “carte fedeltà”. A quest’ultimo riguardo, la raccolta dati può presentare profili delicati soprattutto alla luce delle finalità per le quali viene effettuata. L’Informativa Privacy dovrà essere chiara e facilmente comprensibile, così come richiesto dal GDPR e, a seconda dello scopo indicato, saranno eventualmente richiesti i consensi all’utente.

Anche qui, le imprese potranno adeguarsi al GDPR, in particolare, sulla base dei consensi rilasciati on-line dagli utenti e, nel contempo, sviluppare il proprio business anche tramite il canale web sapendo che è possibile essere compliant con le prescrizioni in materia di privacy.

 

Avv. Grazia Torrente  gt@torrentevignone.com
Avv. Alessandra Vignone  av@torrentevcignone.com

www.torrentevignone.com

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