HR Strategy: Raggiungi i tuoi obiettivi con la PNL!

30 Maggio 2019 - Lorenza Castellani

La PNL (programmazione neuro – linguistica) è uno strumento molto prezioso per la selezione del personale, in quanto ci permette di studiare il nostro e l’altrui modo di pensare, di esprimersi e di comportarsi. Non solo, attraverso la PNL si è in grado di modellare gli schemi, consci e inconsci, che ci rendono unici in quanto individui, per accrescere il nostro potenziale personale e professionale.

In questo articolo vi vogliamo fornire alcuni spunti pratici da applicare sia che voi siate i selezionatori sia che voi siate i selezionati.

Lo scopo?
Ottenere il miglior risultato possibile in quello che vi siete prefissi di fare!

Iniziamo dagli schemi di pensiero, una delle più importanti distorsioni del mondo del business. Essi possono essere di tipo visivo, auditivo, cinestetico. Un esempio? È appena terminato un colloquio nel quale avete riposto grandi aspettative e le vostre rappresentazioni mentali saranno di varia natura: visivo – nella vostra testa scorrono continuamente immagini delle strette di mano iniziali, della reazione del recruiter ad un racconto – auditivo – i commenti reciproci che ci sono stati “trovo molto pertinente la sua storia professionale con la figura da noi ricercata” o ancora “per quale motivazione ha lasciato un’azienda così solida e strutturata?” – cinestetico – ossia l’emozione, il senso di calore nello stringere la mano del recruiter/candidato, la soddisfazione nell’essere riusciti ad esprimersi in modo congruo. Governare questi schemi di pensiero e saper scegliere tra di essi il nostro preferito è il primo passo per un miglioramento del nostro livello di efficacia comunicativa.

Quando viviamo un’esperienza, essa diverrà subito dopo un ricordo. Quando vi ripenseremo, in noi si accenderà una memoria positiva o negativa. Imparando a gestire il modo in cui vengono immagazzinati i ricordi, acquisiremo la capacità di influenzare la natura stessa del ricordo in noi e nella persona con la quale ci interfacciamo. Pertanto, la consapevolezza di quale dei nostri sensi prediligiamo nel ricordare un avvenimento (in questo caso un colloquio di lavoro) è il principale fattore di sviluppo personale e uno dei veicoli verso il successo professionale.

Un ulteriore spunto che ci insegna la PNL è quello dei filtri e della loro importanza per la relazione efficace con l’altro. Ve ne sono di diverso tipo: associato/dissociato, verso/via da, adeguante/disadeguante, livello di dettaglio, passato/presente/futuro, interno/esterno etc. Quando entrate nella stanza e vi sedete di fronte al recruiter pronto a giudicarvi per un ruolo al quale tenete particolarmente, studiate la persona che avete di fronte a voi. Fatela parlare, ascoltate bene quali sono i suoi bisogni, a quale elemento da più peso. È una persona che tende a parlare al passato o mira più all’importanza delle azioni future? Come reagisce quando voi scendete molto nel dettaglio della vostra carriera, vi sembra annoiato? Ricordatevi che non state facendo un monologo a teatro e che la capacità di interagire in modo personalizzato e ponderato vi aiuterà a lasciare nell’altro un buon ricordo o meno, e di conseguenza di poter procedere nell’iter di selezione.

Lo spunto finale è dedicato all’area del linguaggio, la più critica e la più recentemente trascurata dalle nuove generazioni. Rimarrete sorpresi se vi dicessimo che è il potere del linguaggio a farvi avere successo nel vostro colloquio e farvi comprendere se un candidato è adeguato o meno per la posizione che state ricercando come recruiter? Sostengono i linguisti che il nostro linguaggio è ricco di indizi riguardanti la nostra disponibilità ad affrontare situazioni di stress o relativi alle nostre abilità di leadership.

Siamo ciò che diciamo!

È importante cercare di diventare un esempio talmente accattivante da risvegliare negli altri il desiderio di essere più simili a noi. Evitate frasi che contengono le cosiddette cancellazioni: “le persone non ti lasciano altra scelta” (quali persone, di preciso?), “le aziende padronali ti rendono sempre la vita difficile” (quale azienda padronale, di preciso?). Imparate a specificare il soggetto protagonista di una determinata azione e a prendervi la responsabilità di quello che dite. Tutto ciò renderà potenti le parole che escono dalla vostra bocca.

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